giovedì 4 settembre 2014

Frequenze e credenze.

Vi siete mai chiesti perché, dopo aver effettuato un test per le intolleranze alimentari, non avete avuto alcun beneficio ed avete ancora gli stessi sintomi?
Avete effettuato il periodo di depurazione, vi siete astenuti dal consumare i cibi a cui siete risultati intolleranti avete seguito diligentemente le indicazioni dei medici o dei nutrizionisti, ristabilito la flora batterica, ma, se mangiate alimenti con lieviti o latte, vi sentite gonfi, avete ancora  mal di testa e sul vostro viso compaiono foruncoli.
La risposta è semplice l'intolleranza non è stata debellata, gli enzimi non sono stati riattivati ed allora cosa fare?
Bisogna arrivare alla causa del problema, capire le modalità che bloccano e disattivano l'enzima.
Nel blog  "Enzimi, frequenze, intolleranze e sovraccarichi alimentari", è descritto come il nostro corpo, se non ha una frequenza compatibile con un determinato cibo, non attiva l'enzima e di conseguenza, possiamo avere disturbi riconducibili all'intolleranza e al sovraccarico alimentare.
Il segnale per attivare l'enzima può essere bloccato da più fattori, alcuni sono stati descritti nel libro    "7 Miliardi di Diete"  (pag. 75 - 88) .
Le frequenze emesse dai suoni, immagini, profumi, sapori, vengono inviate al nostro cervello che le pone in memoria per poi essere rielaborate al momento del bisogno.
Il nostro corpo incorpora così messaggi dall'ambiente, dalle persone, dal cibo
Tutti gli esseri viventi comunicano con frequenze tanto che, un'onda di luce, può attivare o disattivare una proteina.







Molte delle situazioni che noi viviamo ci portano così a creare una memoria di "credenze" che possono essere la causa di blocchi a situazioni, cibi, persone e ci creano disagi.
L'origine del blocco può essere del tipo traumatico: scene violente viste alla televisione, mentre mangiamo o un blocco di tipo biochimico come consumare nuovamente un alimento che anni prima ci aveva creato disturbo per la sua la tossicità.
Le emozioni sono capaci di modificare la biochimica del nostro cervello e se l'evento traumatico è associato ad un alimento o ad una situazione, non vene eliminato, cristallizza in molecole biochimiche nel cervello* che andranno a lavorare sulle catene dei neurotrasmettitori che connettono gli organi centrali e periferici, inducendo così allo stato di malessere.
La mancanza di una corretta informazione fa si che il nostro enzima non si attivi provocando squilibri non solo nutrizionali, ma a tutti gli enzimi indispensabili alla vita.
Il corpo sviluppa  una conoscenza a livello energetico, fisico, informativo e conoscitivo.
Considerando la persona in termini olistici, se uno di questi quattro livelli è bloccato, per ritornare al benessere psicofisico, questo deve essere bilanciato.
Dobbiamo quindi lavorare a livello informativo, strutturale, energetico e biochimico.
La mente può anche bloccare il segnale con il pensiero o con credenze che ci sono state trasmesse da piccoli oltre a quelle che abbiamo elaborato nel corso della nostra vita.
Per ristabilire l'equilibrio possiamo operare in vari modi usando prodotti di omeopatia o di medicina quantica, prodotti vibrazionali, yoga, meditazione, ipnosi regressiva,channeling, agopuntura e la tecnica Theta, agendo a livello di storico, genetico e di vite precedenti sino ad arrivare a mutare i geni del DNA (Epigenetica).


Il nostro cervello ha 4 tipi di frequenze:che sviluppa dalla nascita in poi.
Le Delta sono le prime quelle della nascita, le Theta dai 2 ai 6 anni, le Alfa dai 6 ai 12 anni e le Beta  vengono sviluppate dopo i 12 anni.
Le frequenze Gamma sono quelle della meditazione profonda.
E' nell'età compresa tra i due e i sei anni che i bambini hanno la conoscenza del mondo e fanno le loro esperienze.
Queste possono essere positive o negative e possono essere un ricordo inconscio per tutta la vita.
I ricordi dei bambini vengono immagazzinati con frequenze Theta che sono basse frequenze, quelle che il nostro cervello emette nel pre inconscio, 5 - 8 Hertz  stadi 1- 2 del sonno NRem.
Dal secondo al sesto anno i bambini, durante lo svezzamento, hanno la conoscenza dei cibi, le prime esperienze con sapori ed odori diversi.
In questa fase della vita che si possono attivare la maggior parte dei blocchi che possono dare origine ad intolleranze e sovraccarichi alimentari..
Usando la tecnica Theta, con il supporto dei rimedi quantici, possiamo disattivare e rimuovere il blocco emozionale che determina lo stato di malessere.
Il Metodo Theta ha però la limitazione che l'operatore deve arrivare, tramite la conoscenza e la sua abilità, al blocco.
Questa operazione molte volte è difficile perché è la persona stessa che si sottopone alla seduta blocca inconsciamente, a sua volta, l'operato del professionista.
Per ovviare a ciò è possibile effettuare il Test Frequencia Terapeutica Natural Quantica, questo test si basa sui principi della fisica quantistica, si avvale di processi di analisi non lineare per arrivare in brevissimo tempo a interpretare la realtà, la diagnosi è ripetibile.
Ecco così aggirato il blocco dell'inconscio personale e l'operatore Theta ridurrà i tempi e potrà lavorare tranquillamente.

*
Dr Candace B. Pert
Dipartimento di fisiologia e Biofisica Facoltà di Medicina Georgetown University Washington 


Per ulteriori informazioni scrivere a antonio@gruppoiga.com

Mara Sol e Antonio G. Traverso
@DrTraverso


Copyright 2014 Questo post è parte integrante del libro" La Dieta Enzimatica" è vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso degli autori.












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